Japanese Blended Whisky White Oak Akashi Meisei - Eigashima Shuzo
Questo blended whisky è formato da un mix di whisky di grano e single malt, distillati attraverso 2 pot still ed invecchiato in botti di rovere americano per un periodo di circa 5 anni. Si tratta di un’edizione limitata del blended della medesima distilleria.
Meïsei significa letteralmente celebrità in giapponese: questa speciale annata stupisce dolcemente con il suo profilo aromatico caratterizzato da note legnose e speziate di rovere e vaniglia, esaltate da una trama ricca e rotonda.
Tipologia: Whisky
Provenienza: Giappone
Gradazione Alcolica: 40%
Formato: 50cl
Note Di Degustazione: Color ambra chiaro, al naso si esprime su note di malto d’orzo, rovere e vaniglia. Un piacevole corredo floreale recita il sottofondo di questo blended. Al palato il gusto è caldo, profondo e decisamente morbido. Sul finale spiccano sentori speziati, vaniglia, rovere ed erbe aromatiche.
La Distilleria: La posizione della distilleria è una delle più belle e particolari in Giappone, si trova nel piccolo villaggio di pescatori di Eigashima, a pochi passi dal mare e dallo stretto di Akashi. Il clima qui è particolarmente mite, estati calde e inverni tiepidi con pochissima pioggia, la White Oak, oltre ad essere una delle distillerie più a sud del Giappone, è grazie alla sua posizione e al suo clima, unica. La White Oak, o meglio la distilleria Eigashima Shuzo (questo il suo vero nome) è stata fondata nel 1888 e ha acquisito la licenza per la produzione di whisky già nel 1919, è stata infatti la prima distilleria in Giappone ad avere una licenza di questo tipo. Sulla carta questa sembrerebbe la più antica distilleria di whisky in Giappone, ma nella terra del sol levante non si può mai dare tutto per scontato, quando ha montato un paio di piccoli alambicchi (circa quaranta anni dopo la licenza). La produzione reale di whisky alla Eigashima Shuzo inizia negli anni Sessanta, quando viene installata una coppia di alambicchi in rame di tipo pot still. Inizialmente il whisky prodotto veniva utilizzato solo per i blend della casa ma all’inizio degli anni Ottanta il consumo di whisky in Giappone aumenta vertiginosamente arrivando a livelli mai visti prima. Questa grande richiesta indusse la distilleria a mandare in pensione i due piccoli alambicchi e a costruire un nuovo edificio in stile scozzese con 2 alambicchi più grandi, ma usati, dedicato esclusivamente al whisky (White Oak). Anche se con un edificio dedicato la produzione di whisky è comunque rimasta part-time, pensate che il whisky veniva prodotto dalla distilleria solo tra i mesi di giugno e luglio, per il resto dell’anno si produceva sakè e shochu. Data però l’attuale alta richiesta di whisky giapponese la produzione è passata a 4 mesi, da aprile a luglio in contrapposizione con sakè e shochu che hanno visto una diminuzione della produzione.
